Rimodellare il seno dopo l’allattamento

Rimodellare il seno dopo l’allattamento

Il latte materno rappresenta sicuramente il miglior alimento per i neonati. Questo fornisce infatti tutte le sostanze di cui i bambini hanno bisogno nella prima fase della loro vita, e contiene inoltre elementi fondamentali che non si trovano nel latte artificiale. Ecco perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita del neonato, con la raccomandazione di proseguire poi anche per due anni, compatibilmente alle esigenze e al desiderio della mamma e del bambino

Ci sono prove evidenti dei benefici apportati dall’allattamento al seno sul bambino. Questo, ad esempio ha un buon effetto sulla prevenzione di malattie come diarrea e polmonite, riduce il rischio di infezioni in quanto fornisce le difese immunitarie utili contro l’aggressione di virus e batteri, riduce il rischio di sviluppare allergie e favorisce un migliore sviluppo psicomotorio e della vista.

Eppure alcune donne, consapevoli del fatto che, finito l’allattamento, probabilmente il seno non tornerà mai più come prima, vivono l’esperienza con preoccupazione. In effetti, al termine dell’allattamento il seno risulta quasi sempre diverso rispetto a prima. Spesso è inevitabile anche con tutti i dovuti accorgimenti.

Durante la gravidanza, grazie agli ormoni, il seno diventa tondo e sodo, con somma gioia di tutte. Una volta terminato l’allattamento invece le mammelle si “svuotano”. È un fatto del tutto normale, le ghiandole si sono ritirate, le riserve lipidiche accumulate in gravidanza si sono esaurite, la pelle rimane in esubero e il seno appare floscio, svuotato.

Per consolare tutte le neomamme innanzitutto non dobbiamo dimenticare gli aspetti positivi che l’allattamento al seno ha anche su di loro. Si riduce la perdita di sangue e il rischio di emorragie e il rischio di cancro al seno e alle ovaie. E comunque le cose da fare per migliorare l’aspetto del seno sono molte: creme rassodanti, massaggi, esercizi fisici.

Dal canto nostro, con la chirurgia estetica si può intervenire per far tornare il seno al suo aspetto pre-gravidanza e addirittura migliorarlo. Si può agire in diversi modi.

Con la mastoplastica additiva è possibile sia l’aumento volumetrico del seno che il suo rimodellamento. Per chi vuole cogliere l’occasione per aumentare anche la taglia.

Con il lipofilling si preleva tessuto adiposo da altre aree del corpo (come addome, fianchi, cosce). Questo, dopo essere stato purificato dal sangue, viene poi iniettato nel seno per rinotificarne il volume. Questa tecnica consente modesti incrementi di volume ed è quindi indicata per chi non vuole aumentare le dimensioni ma semplicemente riempire e rimpolpare.

La mastopessi è una tecnica che consente il rimodellamento del seno con conseguente sollevamento del complesso areola capezzolo e aumento di volume. Anche questo intervento non ne modifica la taglia ma è indicato per donne che hanno subìto un progressivo calo e svuotamento del seno, proprio come avviene dopo l’allattamento.

In ogni caso è necessario avere un po’ di pazienza e attendere alcuni mesi (da 6 a 9) dalla fine dell’allattamento prima di qualsiasi intervento per consentire ai tessuti un recupero fisiologico.