Vaginoplastica, ringiovanire le parti più intime

Vaginoplastica, ringiovanire le parti più intime

Crollano i tabù e aumentano le richieste di interventi di chirurgia estetica per ringiovanire persino le parti intime. Può infatti capitare, come accade per il viso o altre parti del corpo, di non sentirsi a proprio agio con le parti intime. Ci possono essere fattori congeniti o motivi legati alla gravidanza oltre che all'invecchiamento che comportano un disagio importante, incidendo in maniera negativa nella vita quotidiana con ripercussioni, nello specifico, nell'ambito della sfera sessuale.

Ecco dunque che si può ricorrere all’intervento di vaginoplastica, che mira a ristabilire il normale tono dei muscoli e dei tessuti mucosi vaginali che possono aver perso le loro caratteristiche a seguito di uno o più parti o per il normale invecchiamento.

La maggior parte delle donne che richiedono questo tipo di intervento sono donne che raggiungono precocemente l’età della pre-menopausae che a 46-48 anni, desiderano ancora vivere pienamente la loro vita sessuale. Altre richieste arrivano da donne che a causa del parto hanno subito lacerazioni e modificazioni dell’apparato genitale. Nel corso del tempo, con l’invecchiamento le modificazioni più evidenti sono quelle delle grandi labbra che tendono ad andare incontro a ipotrofia risultando in una riduzione del volume, un impoverimento della componente adiposa, un cambiamento della forma, della pigmentazione cutanea, dell’idratazione dei tessuti, ma anche una riduzione dell’elasticità e l’assottigliamento del derma.

La vaginoplastica serve, in pratica, a restringere la vagina. È l’intervento piuttosto comune normalmente richiesto per risolvere i sintomi legati al rilassamento perineale e del canale vaginale posteriore e per migliorare la funzione e l’attività sessuale. Le tecniche chirurgiche possibili sono diverse, tutte con l’obiettivo di stringere l’interno del canale vaginale e modificarne l’apertura. L'intervento tradizionale di vaginoplastica consiste nell'eliminazione di una parte di mucosa in eccesso procedendo al ritensionamento dei muscoli vulvari con un visibile “ringiovanimento” della vagina.

A questa operazione si è ultimamente affiancata una nuova tecnica che ha notevolmente ridotto i postumi post operatori. Si tratta del lipofilling (iniezione di grasso autologo) che consente di restituire trofismo ai tessuti vaginali con un sensibile restringimento del lume. 

La procedura ha sicuramente delle influenze positive sull’attività sessuale la quale potrà essere ripresa solo dopo 4-6 settimane dall’intervento.