Addominoplastica post-gravidanza

Addominoplastica post-gravidanza

Con la gravidanza il corpo di una donna cambia inevitabilmente. A volte è più facile tornare al vecchio fisico, a volte i cambiamenti sono di piccola entità, ma a volte succede anche che dopo la gravidanza una donna non si senta più a proprio agio con il suo corpo. In linea di massima, se la gravidanza ha lasciato dei chili in più non è il caso di preoccuparsi, il fisico deve avere il tempo di riadattarsi alla nuova condizione e sicuramente una dieta mirata accompagnata una costante attività fisica potranno aiutare a ritrovare il peso ideale. Ci sono però alcuni difetti che non sempre sono risolvibili con dieta ed esercizio fisico: smagliatureaccumuli adiposi e lassità cutanea. In questi casi l’addominoplastica post parto è una delle procedure più indicate per correggere questo tipo di inestetismi. Se infatti la pelle non è sufficientemente elastica può succedere che dopo il parto non riesca a ritirarsi del tutto e rimanga in eccesso. L’addominoplastica è l’intervento di chirurgia estetica più adatto per rimuovere il grasso localizzato, la pelle in eccesso e le eventuali smagliature localizzate sull’addome, con l’obiettivo anche di rassodare tutta la parete addominale. Prima di effettuare l’intervento è comunque consigliabile aspettare almeno 6/9 mesi dal parto per dare modo a peso e struttura muscolare di stabilizzarsi. Non bisogna poi sottovalutare l’intervento, si tratta di un’operazione chirurgica a tutti gli effetti. L’intervento prevede una anestesia generale e un ricovero presso una struttura sanitaria per la durata di un giorno. La durata dell’intervento può variare dall’entità del tessuto da asportare e dalla tecnica adottata, e vai dai 120 ai 240 minuti. Il rimodellamento dell'addome viene eseguito mediante un'incisione cutanea che si estende dal pube fino ad arrivare alle spine iliache bilateralmente e che consente di scollare tutta la parete addominale. Nel post operatorio ci sono lievi ematomi e edemi associati a lievi fastidi. È consigliato il riposo a letto per 24 ore e poi una lieve attività per 5-7 giorni dopo di che si può tornare alle normali attività quotidiane. La cicatrice che residua dall’intervento è generalmente di buona qualità e la sua posizione, al di sotto della linea dello slip, la rende particolarmente “invisibile”. Durante il decorso postoperatorio sarà poi necessario indossare un busto contenitivo per favorire il ricompattamento dei tessuti.

In alternativa, se la paziente presenta un lieve accumulo esclusivamente cutaneo in sede sotto ombelicale si può valutare la possibilità di eseguire un intervento di miniaddominoplastica con liposuzione della parete sovraombelicale. Questa tecnica prevede tempi chirurgici più rapidi rispetto alla normale addominoplastica, l’intervento può essere eseguito in anestesia locale o spinale con un ricovero in regime di Day Hospital con una durata dell’intervento che può variare dai 90 ai 120 minuti. In questo caso il recupero post operatorio è più rapido di circa 4 o 5 giorni. Le cicatrici sono generalmente lievemente ridotte rispetto a quelle dell’addominoplastica tradizionale e la loro posizione, al di sotto della linea, la rende molto simile a quella di un parto cesareo.

E se è in programma un’altra gravidanza? Beh in questo caso è senza dubbio consigliabile attendere ed effettuare l’operazione solo dopo l’ultimo parto programmato perché, nel caso di una successiva gravidanza, il risultato dell’intervento potrebbe essere vanificato. Una gravidanza comporta infatti inevitabilmente l’aumento del peso e l’aumento esponenziale del volume addominale. Per cui, se la pelle non è elastica, si strapperà nuovamente, si allungherà e si formeranno ancora delle smagliature.