Botulino o lifting?

Botulino o lifting?

Ogni ritocco del viso ha una sua particolare indicazione. Qui vogliamo analizzare due capisaldi della giovinezza del viso: la tossina botulinica e il lifting chirurgico, in cosa consistono, quali sono le differenze nei risultati, quali sono consigliabili e in che circostanze.

La tossina botulinica è universalmente riconosciuta come un prodotto efficace e sicuro per distendere le rughe del volto. È il trattamento per eccellenza delle rughe di espressione che spesso prendono il sopravvento, conferendo al volto uno sguardo diverso, spesso adirato o triste. Il botulino viene iniettato nel muscolo, dove riesce a determinare una paralisi transitoria. Sostanzialmente blocca quei muscoli mimici che determinano la comparsa di antiestetiche rughe di espressione come zampe di gallina, sguardo accigliato, rughe frontali, ecc. Le aree che si vanno a trattare sono dunque quelle della fronte: rughe frontali, intercigliari, solchi tra le sopracciglia, rughe intorno agli occhi e di espressione.

Perfetto per pazienti sotto i 40 anni, il trattamento dura pochi minuti e viene svolto presso lo studio del medico. I risultati si vedono già dopo qualche giorno mentre la massima efficacia si raggiunge dopo circa una settimana. Il trattamento ha in genere una durata di 4/5 mesi, passati i quali ci sarà una lente ripresa della funzionalità del muscolo e dunque una progressiva ricomparsa delle rughe. Per risultati ottimali e continuativi è dunque bene ripetere il trattamento per un paio di volte all’anno.

Tutt’altra cosa è invece il lifting del volto, dato che si tratta di un intervento chirurgico vero e proprio. Lifting viene dal verbo inglese “to lift” che significa “sollevare”. L’intervento restituisce freschezza e luminosità al volto grazie all’eliminazione della cute in eccesso e al risollevamento dei tessuti cutanei e sottocutanei.

Il lifting viene operato in genere a persone da 40 a 70 anni con eccessive rughe e cedimenti del volto, invecchiamento precoce, comparsa di rughe o perdita del profilo della mandibola a causa di un prolasso dei tessuti sovrastanti.

Come dicevamo, si tratta di un intervento chirurgico vero e proprio che prevede delle incisioni estese ma ben nascoste nel cuoio capelluto, davanti e dietro all’orecchio. Le incisioni consentono uno scollamento del tessuto cutaneo e sottocutaneo e il loro “sollevamento” verso l’alto consentendo l’eliminazione del tessuto sottocutaneo in eccesso. Il risultato del lifting non è definitivo perché l’invecchiamento procederà comunque la sua corsa, ma ha una durata decisamente buona di circa 5-7 anni.

In sostanza il vantaggio principale del trattamento con botulino, rispetto all’intervento di lifting chirurgico, è che richiede pochi minuti, viene effettuato ambulatorialmente, è praticamente indolore, e consente al paziente di riprendere immediatamente le sue normali attività. L’intervento di lifting, di contro, garantisce una durata molto superiore e consente il risollevamento dei tessuti anche nei casi di forte lassità, dove quindi il botulino non garantirebbe il medesimo risultato. La scelta dipende quindi da diversi fattori: l’età del paziente, lo stato dei tessuti e la disponibilità a sottoporsi o meno a un intervento chirurgico. Solo attraverso una attenta analisi del paziente e delle sue aspettative reali sarà possibile, insieme al medico, individuare la procedura più appropriata.