Chirurgia estetica: gli aspetti psicologici

Chirurgia estetica: gli aspetti psicologici

L’approccio di un paziente a un intervento di chirurgia estetica è un momento molto delicato. Questo settore della chirurgia infatti comporta interventi che, nella maggioranza dei casi, non hanno un carattere di urgenza ma sono invece il frutto di una scelta pensata e meditata con tutta calma. Per questo dunque in questo settore forse più che in altri è importante il ruolo del chirurgo e del suo staff, che implica non solamente capacità chirurgiche ma anche una spiccata sensibilità e una capacità di approccio psicologico al paziente.

Un intervento di chirurgia estetica può essere richiesto per le motivazioni più disparate. Diventa fondamentale dunque capire quale è l’obiettivo che il paziente vuole raggiungere tramite l’intervento e, a volte, anche ridimensionarne le aspettative. Capita a tutti di incontrare pazienti con desideri irrealizzabili o obiettivi in contrasto con il loro corpo. A volte infatti le motivazioni psicologiche che portano un paziente a richiedere un intervento di chirurgia estetica sono molto più complesse di quanto non appaia in superficie. Diventa quindi anche compito del chirurgo capire come agire e quando.

Ci si può rivolgere a un chirurgo estetico quando un difetto fisico impedisce una vita corretta da un punto di vista fisiologico, ma anche per esigenze puramente estetiche (un naso troppo grosso, un seno troppo piccolo o cadente). Nella maggior parte dei casi, dopo un intervento di chirurgia estetica si assiste a una modifica in positivo nel paziente, sia nei rapporti professionali che nella produttività lavorativa. La correzione di un difetto dunque va oltre la semplice correzione “esterna”, agisce in profondità sulla personalità, sull’autostima, sulla fiducia in se stessi e dunque sfocia in una maggiore disponibilità a interagire con gli altri. Ecco dunque che il giovamento che un paziente trae da un intervento di chirurgia estetica non si ferma al solo aspetto fisico ma si estende anche all’espetto psicologico della sua vita. Sentirsi più belli corrisponde DAVVERO a una maggiore felicità e serenità.

Il chirurgo estetico, a differenza di altri chirurghi, si trova spesso in una posizione molto delicata di mediazione proprio per queste implicazioni psicologiche. Deve intervenire per aiutare il paziente a migliorare il suo aspetto ma anche valutare l’effettiva necessità di tale intervento. In ogni caso occorrerà dunque che il medico valuti attentamente i fattori che spingono alla richiesta, per evitare interventi che invece di migliorare il grado di benessere del soggetto, ne aumenti il grado di insoddisfazione, in una persona che, più o meno consapevolmente, si trova già in una situazione di difficoltà emotiva.