Ecco perché non consigliamo l’aumento del seno con il lipofilling

Ecco perché non consigliamo l’aumento del seno con il lipofilling

L’operazione di mastoplastica additiva è una procedura semplice, efficace e di facile esecuzione, utilizzata sia per aumentare le dimensioni del seno che per correggerne la forma, ad esempio nei casi di seno tuberoso. Le protesi non sono affatto fastidiose e permettono un risultato naturale. Inoltre non sono assolutamente di intralcio in sede diagnostica, di mammografia ad esempio, e di altri esami utili alla prevenzione del cancro al seno.

Le donne sono sempre entusiaste dei risultati ottenuti. Ma, e questo è importante sottolinearlo, si tratta sempre di un intervento reversibile. Se, a un certo punto, la situazione dovesse cambiare e la donna desiderasse rimuovere le protesi – questo può accadere ad esempio in seguito all’accrescimento del volume del seno per un aumento di peso o in situazione di menopausa -, le protesi potrebbero essere rimosse molto semplicemente, spesso con anestesia locale e un intervento piuttosto semplice e veloce, con il quale il seno tornerebbe così al suo aspetto originario.

Ci sono veramente poche conseguenze irreversibili a lungo termine quando si parla di aumento del seno con mastoplastica additiva. A volte invece si pensa che la tecnica del lipofilling sia migliore, più naturale, semplice e veloce. Intanto perché non prevede un intervento chirurgico vero e proprio e poi perché, utilizzando il grasso prelevato dal corpo, il rischio di rigetto o di infezione è praticamente nullo.

Noi lo consigliamo solo in determinati casi. Perché? Quando le cellule di grasso vengono rimosse utilizzando la liposuzione da una parte del corpo (solitamente l’area addominale, i fianchi o le cosce), le cellule perdono il loro originario afflusso di sangue. Le cellule prive di grasso vengono quindi iniettate in un’altra parte del corpo, come il seno, le natiche, le labbra, il viso o le mani per aggiungere volume in queste aree nella speranza che sopravvivano. Le cellule di tessuto adiposo nella loro nuova posizione dovranno infatti vascolarizzarsi, cioè ottenere un adeguato apporto di sangue oppure moriranno riducendo gli effetti di aumento del seno che potenzialmente offrivano.

Molto spesso le cellule adipose non sopravvivono a lungo. Possono infatti essere assorbite dal corpo, liquefarsi, formare una cisti, calcificarsi o produrre cicatrici nei tessuti del seno. Se ciò accade si verifica una perdita di volume del seno e potrebbero svilupparsi dei noduli. Per questo, l’innesto di grasso inoltre fornisce una maggiorazione del volume limitata rispetto alle protesi tradizionali.

Abbiamo inoltre detto che le cellule adipose che non sopravvivono possono calcificarsi o formare cisti, queste sono da considerarsi pericolose perché, in alcuni casi, possono potenzialmente oscurare i risultati di analisi diagnostiche importanti, come la mammografia, e rendere così difficoltosa la prevenzione di malattie importanti come il cancro al seno.

Ecco dunque perché non consigliamo l’aumento del seno con la tecnica del lipofilling, tranne in casi particolare da discutere e valutare insieme alla paziente.