Effetto selfie e chirurgia estetica

Effetto selfie e chirurgia estetica

Da diversi anni ormai dilaga la moda degli smartphone, delle foto e dei social network. Una moda che oggi non risparmia proprio nessuno, donne, uomini, ragazze e ragazzi. E le piccole imperfezioni che prima quasi non si notavano vengono ora ingrandite e messe in primo piano dai selfie, in pratica autoscatti fatti a distanza ravvicinatissima. Ecco quindi che il primo pensiero diventa quello di correggere, con i filtri disponibili sui maggiori social network in primis e con la medicina e chirurgia estetica infine, per un risultato definitivo.

Se fino a qualche anno fa il fotoritocco era esclusivo appannaggio delle star, che in questo modo mostravano ideali di bellezza praticamente senza alcun difetto, ora questo livello di perfezione è alla portata di tutti, basta avere uno smartphone. I ragazzi giovani soprattutto, si preoccupano di come appaiono, come vengono in foto, di quanti consensi riescono a ottenere. Aumenta dunque il ricorso al chirurgo estetico per cambiare il proprio aspetto per correggere i propri difetti, per migliorare la qualità della propria immagine nell’immaginario degli altri, nei selfie e nei post sui social network. La “faccia da selfie” arriva così dal chirurgo per catturare più like.

In questi ultimi anni sono esplose le richieste di trattamenti e interventi soprattutto da parte dei giovani e con un’attenzione esasperata al viso, bocca, zigomi, naso, da parte di ragazzi anche ventenni. Sono richieste indubbiamente influenzate dal web. Basta vedere le foto delle ragazze sui social che per la maggior parte si atteggiano in pose innaturali per far sembrare le labbra più carnose.

Si parla di una vera e propria tendenza che ha un suo nome “Snapchat dysmorphia”, termine coniato dai ricercatori del Dipartimento di Dermatologia della Boston University School of Medicine, e che indica il desiderio di assomigliare alla versione filtrata di se stesso. Tanto che molti pazienti si presentano fin dalla prima visita, smartphone alla mano, mostrando una foto di come vorrebbero diventare, una foto di se stessi filtrata. Mentre quindi un tempo le persone si rivolgevano a un chirurgo estetico per avere l’aspetto di una celebrità, di una persona famosa, oggi molti lo fanno influenzate dalla loro stessa immagine filtrata e privata dei difetti.

Si tratta di interventi che si concentrano tutti sul volto, quello in primo piano nei selfie. Dunque filler per le labbra,botulino per lo sguardo e piccoli ritocchi per il viso, lifting facciale e blefaroplastica per apparire più giovani eliminando le rughe e gli altri segni del tempo, zigomi più alti e un naso più piccolo o proporzionato con la rinoplastica, l’intervento più richiesto.

In tutto questo, qual è il ruolo del chirurgo e del medico estetico? È un ruolo che si fa sempre più difficile e delicato. Il chirurgo estetico deve saper consigliare al paziente il tipo di intervento più adeguato, ma deve anche informarlo sui rischi e su tutto il percorso pre e post operatorio. Deve saper consigliare e indicare chiaramente se l’intervento o il trattamento si possono fare e farlo senza mai superare certi limiti.  L’età di chi si rivolge a chirurgia e medicina estetica si abbassa, aumentano le richieste dei giovanissimi e il chirurgo si deve confrontare con questi i nuovi pazienti, più insicuri, meno preparati e meno consapevoli degli adulti. Ecco dunque che il lavoro del chirurgo è, più che mai, quello di consigliare e guidare verso la scelta migliore, chirurgica o non.