Protesi mammarie: i nostri consigli

Protesi mammarie: i nostri consigli

L'intervento di mastoplastica additiva ha come finalità estetica l'aumento di volume del seno ma anche il suo rimodellamento perché raggiunga una forma migliore e simmetrica. Le protesi mammarieutilizzate oggi sono concepite per garantire standard di assoluta sicurezza alla paziente così da rendere l’intervento sicuro e duraturo nel tempo. Le protesi infatti, con l’andar del tempo, sono tecnologicamente migliorate e, oggi, se ne possono avere di diversi materiali e forme.

L’intervento di mastoplastica additiva consiste nell’introduzione della protesi mammaria attraverso un’incisione cutanea che può essere effettuata sul solco sottomammario, periareolare o ascellare. La protesi può essere posizionata dietro la ghiandola mammaria (posizione retroghiandolare), dietro il muscolo pettorale (posizione sottomuscolare) o parzialmente sottomuscolare (dual plane). La scelta dipende da alcuni fattori: dimensioni della protesi, anatomia del torace, dimensioni della mammella, tipo di pelle.

Prima di sottoposti a un intervento chirurgico è molto importante informarsi, ecco alcune cose che è bene sapere riguardo alla mastoplastica additiva e alle protesi mammarie:

  • La comunicazione con il chirurgo è un aspetto fondamentale. Quali risultati ci si aspettano? E quali sono quelli che è possibile ottenere? Quale dimensione? Quale forma? È necessario confrontarsi con il chirurgo e discutere con lui su quali sono le aspettative riguardo al risultato dell’intervento. Questo aiuterà il chirurgo a indirizzarsi su come intervenire per raggiungere l’obiettivo desiderato.
  • È fondamentale informarsi sul prodotto. Le protesi da inserire devono disporre di un certificato CE (norma europea armonizzata EN 12180), inoltre il fabbricante deve fornire informazioni complete e appropriate. Sono solo questi i prodotti fabbricati conformemente ai più recenti dettami scientifici e tecnici, sono testati a livello clinico e soddisfano le prescrizioni previste dalla legge.
  • In ogni caso l’inserimento di una protesi provoca una reazione cosiddetta “da corpo estraneo”. Questa reazione consiste nella formazione di una capsula di tessuto cicatriziale attorno alla protesi, è normale e compare sempre. In alcuni casi però può accadere che il tessuto cicatriziale si contragga e ispessisca con possibile formazione di calcificazioni. Ciò può causare indurimenti dolorosi e deformazioni del seno che possono anche rendere necessaria la rimozione o la sostituzione della protesi.
  • Come tutti i materiali impiantati anche le protesi non sono da considerarsi eterne e pertanto se ne consiglia la sostituzione dopo 10 -15 anni, anche se è dimostrato che hanno una durata molto più lunga. La durata degli impianti varia a seconda della paziente, tutte le donne con protesi andranno comunque incontro a interventi aggiuntivi, questo va messo in conto.
  • Non dimenticare i controlli. Bisogna riportare immediatamente al proprio centro medico ogni segno o sintomo insolito per la propria salute. E continuare a praticare l’autopalpazione e a sottoporsi alla mammografia per la prevenzione contro il tumore al seno. Le donne a cui è stata impiantata una protesi mammaria dovrebbero farsi visitare ogni uno o due anni dal chirurgo plastico o da medici specialisti qualificati. In base alle attuali conoscenze, l’incidenza del cancro alla mammella nelle portatrici di protesi è la stessa delle donne che non hanno subito interventi di mastoplastica additiva a finalità estetica. È necessario però tenere presente che negli esami radiologici per le donne portatrici di impianti mammari la diagnosi di un tumore della mammella può essere più tecnicamente complicata. Per questo si consiglia di effettuare controlli presso strutture radiologiche specializzate.