PRP ovvero il Lifting del Vampiro

PRP ovvero il Lifting del Vampiro

Faremmo di tutto per rallentare i segni del tempo e ottenere una pelle sempre giovane. E ogni giorno ci proviamo tra creme antiage, filler, trattamenti, iniezioni o lifting. La novità del momento, in quanto a ringiovanimento, ha un nome che ha del macabro - si chiama Vampire Lifting - ma non ha niente a che fare con morsi sul collo. Si tratta semplicemente un trattamento di medicina estetica usato per stimolare la rigenerazione della cute.

Nonostante la pittoresca definizione americana – che segue la moda del momento per vampiri e affini – il lifting del vampiro è una tecnica di “rigenerazione cellulare autologa con fattori di crescita piastrinici” conosciuta in medicina estetica come Platelets Rich Plasma (PRP).

Si parte da un prelievo di sangue (da qui il vampiro), il sangue prelevato, viene poi centrifugato al momento per separare i globuli bianchi, rossi e il plasma. Quest'ultimo viene iniettato a scopo di biorigenerazione e biorivitalizzazione sia superficialmente nell’epidermide, sia profondamente nel derma, sia nel cuoio capelluto, per stimolare la ricrescita dei capelli.

La tecnica PRP utilizza il plasma arricchito di piastrine bioattive del paziente, con lo scopo di rigenerare la cute invecchiata e danneggiata e i tessuti ipodermici. Non ha dunque niente a che vedere con un intervento chirurgico e inoltre, rispetto alle tecniche tradizionali, non ha rischi in termini di reazioni allergiche essendo totalmente autologo.

Il trattamento è molto naturale, non cambia i connotati, ma stimola i fibroblasti e la neoproduzione di collagene, oltre che la riparazione e la cicatrizzazione del tessuti. Ha un effetto biorigenerante e stimolante. Il viso appare più luminoso, la texture più compatta, le piccole rughette appianate. Può essere trattata qualsiasi parte del viso, occhiaie, collo, décolleté, mani e in ogni periodo dell’anno. L’effetto prodotto è un filler immediato ma transitorio e una progressiva produzione di collagene. Per mantenere i risultati poi è  necessario ripetere la seduta dalle 2 alle 4 volte l’anno.

In Italia la metodica è ancora poco diffusa per un cavillo medico-legale, la legge datata 21 ottobre 2005, n.219 che regola la donazione, la manipolazione e lo stoccaggio del sangue e dei suoi derivati,  fatta per evitare la commercializzazione delle sacche di sangue. In genere il trattamento PRP viene eseguito da dermatologi che hanno le speciali autorizzazioni per utilizzare emoderivati. Siamo comunque certi che le evidenze scientifiche di efficacia e sicurezza determineranno presto anche in Italia una grande diffusione del “vampire lift”.